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Brylla: leva la sete placa la fame

Oltre 200 rossi bianchi in carta, da degustare in bottiglia o al calice. Un banco di conserve spagnole e una cucina che punta sul Josper, il forno che fonde con sè la cottura alla brace. A Roma, nel quartiere Trieste, il nuovo format curato da Laurenzi Consulting

Un nuovo format dedicato al mondo del vino sta per nascere (da martedì 18 ottobre) a Roma, nel quartiere Trieste, al civico 77 della prestigiosa via Chiana 77, sotto la regia sapiente di Laurenzi Consulting.

Si chiama Brylla, sottotitolo “Leva la sete placa la fame”. E in effetti l’idea e l’obiettivo del locale muovono tutto intorno a questo.

Si tratta di un bar come ce n’erano una volta, per una sosta di quelle come una volta: un bicchiere e un boccone.

Possibilità di bere alla mescita (o naturalmente di ordinare l’intera bottiglia) le 200 etichette di bianchi e rossi che sono in carta, tutti selezionatissimi tra grandi classici e giovani realtà vinicole legate ai concetti di biodinamico e organico.

In abbinamento un’offerta gastronomica al banco incentrata su conserve spagnole, patè e affumicati e una cucina di sostanza che si divide tra lunghe cotture e Josper (il forno alla brace di origine spagnola).

Non resta che provarlo. Noi lo faremo e vi faremo sapere i dettagli.

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