L’apertura dei confini è solo una delle grandi novità della guida che uscirà ufficialmente tra circa un mese a seguito del mega evento di degustazione del 15 ottobre a Montecatini Terme. Quest’anno paletti più rigidi per i riconoscimenti alle cantine (escluso l’utilizzo di diserbanti chimici in vigna) e l’introduzione di un elenco di 100 locali dove Bere Slow in Italia
Cinque cantine premiate in più rispetto allo scorso anno, a testimonianza della crescita di qualità nel lavoro della vitivinicoltura italiana, sempre più all’insegna dello spirito slow.
Sono state assegnate le chiocciole di Slow Wine 2017, ben 193 ad altrettante aziende che hanno meritato l’ambito riconoscimento di eccellenza anche grazie all’assoluto non utilizzo di diserbanti chimici in vigna (conditio sine qua non introdotta da quest’anno).
Un’edizione – la guida uscirà tra circa un mese, intorno al 15 ottobre, data del tradizionale mega evento di degustazione a Montecatini Terme a cui prenderanno parte oltre 500 aziende per 1000 etichette – caratterizzata da novità e cambiamenti rispetto al recente passato. Non bastassero i paletti ancora più restrittivi per le premiazioni (di cui sopra), si registra anche una “apertura dei confini” che ha permesso l’ingressonel volume di 4 cantine slovene.
“Abbiamo visitato e recensito le aziende vitivinicole che hanno i propri vigneti compresi nei due territori Collio-Brda e Carso-Kras indipendentemente dal fatto che la sede della cantina sia in territorio italiano o sloveno, in quanto siamo convinti che le due denominazioni vadano considerate come un unicum dal punto di vista vitivinicolo. E poi abbiamo recensito anche alcune aziende della Vipavska Dolina (la valle del Vipacco) che in sostanza è un lembo di terra che unisce le due denominazioni sopra citate incuneandosi fino alle porte di Gorizia” si legge nella nota ufficiale di Slow Food.
In poche parole, agli storici territori vitivinicoli friulani (Colli Orientali, Collio, Isonzo, Carso) sono state annesse quelle aree che un tempo erano parte integrante della Contea Principesca di Gorizia e Gradisca e che sono state divise (quasi 70 anni fa, al termine di un conflitto mondiale) da un confine politico-amministrativo “che oltre a essere sorpassato dal punto di vista storico è oramai fuori da ogni logica enografica e vitivinicola condivisibile” viene aggiunto.
Terza grande introduzione 2017, una corposa sezione a fine della guida dove viene stilato un elenco ragionato di 100 locali dove Bere Slow in Italia: “una selezione essenziale, e di certo non esaustiva, di indirizzi per un edonistico divertimento non disgiunto da una sana didattica, visto che i gestori di questi luoghi hanno dedicato la loro vita a cercare etichette che abbiano un’anima oltre la semplice bontà del prodotto” viene precisato.
Quanto alle 193 Chiocciole Slow Wine 2017, spiccano per totale di riconoscimenti le regioni Piemonte e Toscana, seguite da Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia.
DI SEGUITO LE CANTINE PREMIATE:
Abruzzo e Molise
Cataldi Madonna; Cirelli; Emidio Pepe; Praesidium; Torre dei Beati; Valentini; Valle Reale
Alto Adige
Alois Lageder; Cantina Terlano; Kuenhof – Peter Pliger
Manincor; Nusserhof – Heinrich Mayr; Pranzegg – Martin Gojer; Unterortl – Castel Juval
Basilicata
Cantine del Notaio; Musto Carmelitano
Calabria
‘A Vita; Sergio Arcuri
Campania
Antonio Caggiano; Ciro Picariello; Colli di Lapio; Contrada Salandra; Contrade di Taurasi; Fontanavecchia; Luigi Tecce; Maffini; San Giovanni; Tenuta San Francesco
Emilia-Romagna
Camillo Donati; Gradizzolo – Ognibene; Paolo Francesconi; Vigne dei Boschi; Villa Papiano; Villa Venti; Vittorio Graziano
Friuli Venezia Giulia
Borgo San Daniele; Damijan Podversic; Edi Keber; Gravner; I Clivi; La Castellada; Le Due Terre; Meroi; Miani; Ronco del Gnemiz; Ronco Severo; Simon di Brazzan; Skerk; Skerlj; Vignai da Duline; Zidarich
Lazio
Casale della Ioria; Marco Carpineti; Sergio Mottura
Liguria
Cascina delle Terre Rosse; Maria Donata Bianchi; Santa Caterina; Walter De Battè
Lombardia
Agnes; Andrea Picchioni; Ar.Pe.Pe.; Barone Pizzini; Calatroni; Cavalleri; Dirupi; La Costa; Togni Rebaioli
Marche
Andrea Felici; Aurora; Bucci; Collestefano; Fattoria San Lorenzo; La Staffa; Le Caniette; Pievalta
Piemonte
Alessandria Fratelli; Anna Maria Abbona; Antichi Vigneti di Cantalupo; Brovia; Ca’ del Baio; Carussin; Cascina Ca’ Rossa; Cascina Corte; Cavallotto Fratelli; Conterno Fantino; Dacapo; Pira & Figli – Chiara Boschis; Elio Altare; Elio Grasso; Elvio Cogno; Fiorenzo Nada; G.D. Vajra; Giacomo Brezza & Figli; Giuseppe Rinaldi; Iuli; Le Piane; Luigi Spertino; Mossio Fratelli; Pecchenino; Piero Busso; Roagna – I Paglieri; San Fereolo; Serafino Rivella; Sottimano; Vigneti Massa
Puglia
Attanasio; d’Araprì; Giancarlo Ceci; Gianfranco Fino; Morella; Paolo Petrilli; Polvanera; Severino Garofano Vigneti e Cantine; Vallone
Sardegna
Giovanni Montisci; Giuseppe Sedilesu
Sicilia
Arianna Occhipinti; Barraco; Castellucci Miano; Cos; Ferrandes; Frank Cornelissen; Girolamo Russo; Graci; I Vigneri; Marco De Bartoli; Tenuta delle Terre Nere; Valdibella
Slovenia
Burja; Guerila; Klinec; Marko Fon
Toscana
Antonio Camillo; Badia a Coltibuono; Baricci; Boscarelli; Caiarossa; Caparsa; Castello dei Rampolla; Corzano e Paterno; Fabbrica di San Martino; Fattoi; Fattoria di Bacchereto Terre a Mano; Fattoria Selvapiana; Fontodi; Frascole; I Luoghi; I Mandorli; Il Paradiso di Manfredi; Isole e Olena; Le Chiuse; Le Cinciole; Montenidoli; Monteraponi; Montevertine; Podere Concori; Poderi Sanguineto I e II; Riecine; Salustri; Stefano Amerighi; Tenuta di Valgiano; Val delle Corti
Trentino
Eugenio Rosi; Foradori; Francesco Poli; Maso Furli; Pojer & Sandri; Redondel; Vignaiolo Fanti;
Umbria
Adanti; Antonelli San Marco; Barberani – Vallesanta; Fattoria Colleallodole; Palazzone; Paolo Bea; Tabarrini
Valle d’Aosta
La Vrille; Les Granges
Veneto
Bele Casel; Ca’ dei Zago; Casa Coste Piane; Corte Sant’Alda; Il Filò Delle Vigne; La Biancara; Le Fraghe; Leonildo Pieropan; Monte dall’Ora; Monte dei Ragni; Monte Santoccio – Nicola Ferrari; Prà; Silvano Follador; Sorelle Bronca; Vigneto Due Santi