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Sa Horte de su Poeta: tradizione, letteratura e convivialità a Oliena

Un home restaurant che coniuga tradizione culinaria e cultura letteraria nel cuore della Barbacia. Questo è Sa Horte de su Poeta.

Nel cuore della Barbagia, a Oliena, un angolo di autenticità accoglie visitatori da ogni parte del mondo: Sa Horte de su Poeta. Questo home restaurant, nato dalla visione di Vincenzo Palimodde e della moglie Tonina Biscu, rappresenta un perfetto connubio tra tradizione culinaria e cultura letteraria, portando avanti un’eredità storica con un approccio moderno e intimo.

L’Evoluzione di un’Icona

Il progetto affonda le sue radici nella storia del CK, storico ristorante di Oliena. Questo locale è stato per oltre quarant’anni un punto di riferimento per la cucina barbaricina, celebrando i sapori autentici della Sardegna. Tuttavia, la chiusura forzata durante la pandemia ha spinto Vincenzo e Tonina a reinventarsi, trasformando la loro passione per la cucina in un’esperienza conviviale raccolta, capace di evocare il calore della casa.

Sa Horte de su Poeta: il Giardino del Poeta

Sa Horte de su Poeta, che in sardo significa “il giardino del poeta”, è un omaggio a Juvanne Luisu Biscu, poeta dialettale e padre di Toninia, nonché suocero di Vincenzo. La struttura, un tempo stalla per buoi e cavalli, è stata trasformata in un luogo di accoglienza che conserva le tracce della sua storia: le pareti della sala sono arricchite da poesie, tra cui quella dedicata a Grazia Deledda e un’invocazione alla lingua sarda affinché attraversi l’oceano e inviti gli americani a scoprire la Sardegna. Era il febbraio del 1993 quando queste parole presero vita, cariche di significato e visione.

Il Menù Deleddiano: Un Viaggio tra Sapori e Racconti

Il cuore pulsante dell’esperienza è il Menù Deleddiano, un’ode ai sapori e alle storie narrate nei romanzi della scrittrice. Ogni piatto nasce da un’attenta ricerca su oltre 40 citazioni culinarie tratte dalle opere deleddiane, trasformate in ricette che raccontano la tradizione gastronomica sarda con autenticità e maestria.

Tra gli antipasti: comprendono pane guttiau, frughe, rognoni, formaggio, olive, salsicce, sas cattas (pasta lievitata), fave e lardo, erbe selvatiche, casadinas, viscere di pecora, fave, lenticchie e sanguinaccio. Primi piatti: includono filindeu, maccheroni fatti a mano, pasta di vigilia con maharrones de busa, gnocchi con sugo di pomodoro secco, macarrones de punzu, ravioli di formaggio fresco e timballo di riso e anguille. Secondi piatti: si citano pecora in cappotto, capra arrostita, carne di vitello allo spiedo, cinghialetto ripieno di foglie di mirto, carne di pecora allo spiedo, trote e uova fritte, agnello allo spiedo, anguille arrosto, pernici arrosto, coscia di pecora arrosto e porchetto arrosto. Formaggi: si menzionano formagelle (casizolu), formaggio fresco e ricotta con foglie di asfodelo, formagelle a forma di animali, formaggio marcio con vermi, formaggio arrosto e azzada.

Dolci: includono dolci di pasta di mandorle, papassinos, coros, meline, gattò, aranciata, formaggio con miele e cedro candito (pompia). Pane: si fa riferimento a pane d’orzo, pane grigio, pane scuro, pane bianco e pane carasau, accompagnato da olio d’oliva (“oggiu ghermanu”).

Vini: si citano il vino rosso di Oliena e acquavite. Il testo accenna anche a riferimenti numerici per approfondimenti sui brani della scrittrice. Ogni ospite che sceglie un piatto ispirato alla Deledda riceve in omaggio una copia di uno dei suoi romanzi, un invito a riscoprire il legame profondo tra letteratura e tradizioni sarde.

La Convivialità come Esperienza

Sa Horte de su Poeta non è solo un luogo dove mangiare, ma un vero e proprio viaggio sensoriale e culturale. La sala, con una capienza massima di diciotto ospiti, è pensata per favorire l’incontro e la condivisione. Gli ospiti siedono attorno a un’unica tavola, dove Vincenzo recita poesie in dialetto sardo creando un’atmosfera magica e accogliente.

Un viaggio culinario dal cuore della Sardegna al mondo

Il Menù Deleddiano non è rimasto confinato nella Barbagia. Grazie all’impegno dell’associazione omonima, presieduta da Vitalia Scano con Vincenzo Palimodde come vicepresidente, il progetto è diventato itinerante. Prima tappa all’estero: Bruxelles, presso il Palazzo Africano, durante l’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (13-19 novembre 2024). Qui, il Menù Deleddiano è stato protagonista di uno show cooking, con il ministro Francesco Lollobrigida che ha conferito un riconoscimento speciale all’associazione. La squadra sarda che ha portato in scena questo progetto include chef e professionisti del settore:

Vitalia Scano, Chef del ristorante Sandalia di Roma; Tonina Biscu, anima di Sa Horte de su Poeta; Marina Ravarotto, Chef del Chiaro Scuro di Cagliari; Annalisa Atzeni, Agrichef e segretaria dell’associazione; Elisa Sabeddu, imprenditrice del Pasta Paradijs di Amsterdam; Badore Ticca, Chef di Oliena con esperienza internazionale.

Tra i piatti presentati a Bruxelles, oltre ai classici della tradizione come il filindeu e la pecora in cappotto, ci sono stati anche i maharrones de busa con salsa di noci, il pane guttìau e dolci come s’aranzada, citata in Canne al vento.

Il Menù Deleddiano come ambasciatore della Sardegna

L’obiettivo di questo progetto non si limita alla gastronomia: è un veicolo di promozione culturale che racconta la Sardegna attraverso i sapori e le storie. “Il Menù Deleddiano diventa strumento di promozione della cultura e dell’enogastronomia della Sardegna, in particolare della Barbagia”, spiega Vincenzo Palimodde. Grazie alla collaborazione con i circoli degli emigrati sardi e gli istituti italiani di cultura, il Menù Deleddiano continuerà a viaggiare, portando la cucina e la letteratura sarda in nuovi contesti internazionali.

Un Invito alla Scoperta

Aperto tutto l’anno, Sa Horte de su Poeta è una tappa imperdibile per chi desidera immergersi nel cuore della cultura e delle tradizioni sarde. Ogni piatto, ogni racconto, ogni verso recitato da Vincenzo rappresenta un invito a riscoprire il valore della lentezza, dell’incontro e dell’autenticità. Un pasto qui non è solo una questione di gusto, ma un’esperienza che nutre l’anima, celebrando il profondo legame tra cucina, letteratura e identità locale. Oliena, con il suo giardino del poeta, attende chiunque voglia lasciarsi trasportare in un viaggio unico tra passato e presente, sapori e storie.

Info utili

Sa horte de su poeta

Via Enrico Mattei, 7A, 08025 Oliena NU

Cell.347 794 7858

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