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Poisson cru, la ricetta nazionale polinesiana in un cooking show d’eccezione

poisson cru

Una cooking class con tavolo nell’acqua paradisiaca dell’isola verdeggiante del Pacifico, per un’esperienza foodie indimenticabile tra sonorità dell’ukulele e workshop di cappelli con le palme da cocco  

Whaia te iti kahurangi” è il proverbio maori che invita a cercare le cose preziose della vita. Come l’entusiasmante avventura di un’esploratrice in viaggio nella Polinesia Francese, che scopre su un motu, o isolotto, come si prepara il poisson cru, anche detto ‘ota ‘ika in lingua mahoi, la ricetta nazionale della paradisiaca destinazione di mare del Pacifico. Un’escursione in compagnia del tour operator locale Moorea Miti Tours, suggerita dal massimo esperto italiano di viaggi in Polinesia, Tinky Winky, con la vulcanica Simona che permette, proponendo l’attività, di immergersi, partendo dal cibo, nelle tradizioni più tipiche di questa magnetica terra fino a pochi decenni fa remota e ricca di autenticità. 

Si prende parte all’experience, soggiornando a Moorea, optando magari per il boutique hotel Niu Beach Hotel dove Silvia Martino, direttrice italo-polinesiana che propone una gestione filantropica in supporto della popolazione locale, aiutando la clientela a scoprire il meglio che l’isola ha da offrire, per coglierne la vera essenza.

Una giornata capace di rendere la vacanza davvero memorabile, perché già quando si sale a bordo dell’imbarcazione usata per la gita fuoriporta, si viene travolti da un assaggio di autenticità a suon di ukulele suonato da un polinesiano che guida la spedizione e che omaggia gli italiani intonando “Volare”, mentre il suo compagno di avventure intreccia palme da cocco per procurarsi un copricapo che lo ripari dal sole. Un cappello che è un must tra gli isolani, pronto in pochi minuti perché il ragazzo cresciuto nella vicina Raiatea con sua nonna e senza i genitori che lo ha confezionato, ha acquisito una tale competenza, da riuscirne a fare fino a cento in un solo giorno.

Poisson cru

Una volta approdati sul motu nella laguna della verdeggiante Moorea, ci si accomoda su delle panche sulla spiaggia per assistere a una cooking class d’eccezione a tema poisson cru, piatto che è possibile ordinare in qualsiasi ristorante della Polinesia, ma che difficilmente viene preparato in una cucina speciale come un tavolo adagiato nell’acqua che bagna l’isolotto.

Uno scenario ancora più prezioso per il continuo passaggio nelle vicinanze delle razze in cerca di cibo. Il piatto finito è servito in una noce di cocco ripiena di prelibatezze realizzate à la minute. In particolare, il tonno rosso viene marinato nel mare per togliere ogni residuo di sangue, poi gli si aggiungono cetrioli, carote e latte di cocco rapé strizzato in una garza, per servirlo pronto con una goccia di lime come tocco finale. Il pranzo non si esaurisce solo con questa portata, per quanto unica.

Carne e pesce vengono offerti ai commensali in aggiunta, insieme ai tuberi locali, come il taro, dopo essere stati cucinati su un maestoso fuoco preparato per l’occasione, mettendo a bruciare montagne di gusci di noci di cocco. Dopo essersi rifocillati vista mare, si indugia nel relax deliziati dal pranzo indimenticabile, con un intrattenimento altrettanto speciale: i polinesiani che guidano il gruppo danno sfoggio delle loro abilità artigianali tra workshop di cucina, come quello sul cocco rapè per preparare il poisson cru, e di cappelli, per regalare ai turisti un omaggio irrinunciabile per sentirsi un vero local: il copricapo “must have” di Moorea.

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