Il Double Tree by Hilton Rome Monti ha inaugurato, lo scorso 24 maggio, il ciclo di cene gourmet “Chef Sotto le Stelle”. Protagonista della serata, la cucina della stella Michelin Simone Nardoni di “Essenza” a Terracina, coadiuvato dal Resident Chef dell’ hotel Mario Santamaria.
Nonostante le difficoltà Roma è una città che offre ancora una opulenta e ininterrotta bellezza. Te ne accorgi soprattutto con la bella stagione: quando il cielo è di un azzurro intenso, i tramonti si accendono e le notti si fanno più dolci. Col caldo i romani, accarezzati da un ponentino ammaliatore popolano le tante meravigliose terrazze affacciate sui suoi tetti di coppi antichi, sulle sue piazze, sulla santità delle sue cupole e la bellezza dei suoi monumenti. Ed è su una delle più nuove e chic, tra le terrazze capitoline, quella del Mùn Rooftop Cocktail Bar all’ottavo piano del DoubleTree by Hilton Rome Monti, che il 24 maggio si è dato inizio a un ciclo di cene all’ insegna del fine dining che farà molto parlare di sé.
L’evento inaugurale di “Chef Sotto le Stelle” è stata una cena esclusiva firmata dalla Stella Michelin Simone Nardoni del ristorante Essenza a Terracina, coadiuvato dal Resident Chef del DoubleTree by Hilton Rome Monti, Mario Santamaria.
Secondo quanto ci ha raccontato il direttore del DoubleTree by Hilton Rome Monti, Simone Menga, il progetto “Chef Sotto le Stelle” nasce con “ l’intento di valorizzare e promuovere l’alta ristorazione facendo uscire gli Chef Stellati dalle loro cucine e mettendoli in dialogo con il Resident Chef del DoubleTree by Hilton Rome Monti per offrire al pubblico un’esperienza di fine dining innovativa.” Il progetto, realizzato in collaborazione con Identity Brand & Business, è nato sulla scia del successo di una serata speciale, di alcuni mesi fa, in cui il lussuoso hotel romano ha ospitato lo Chef 2 Stelle Michelin Moreno Cedroni con il supporto di Lavazza. “Il nostro obiettivo è quello di rendere il nostro ristorante un punto di riferimento a livello locale per chi ama l’alta cucina, proponendo anche altri eventi che presto vi sveleremo…” ha concluso Menga. A rendere ancora più apprezzabile l’iniziativa c’è anche un intento benefico: infatti per questa prima puntata di Chef sotto le Stelle, HNH Hospitality ha deciso di devolvere l’intero ricavato dell’evento in aiuti per la situazione alluvionale dell’Emilia Romagna.
La cena del 24 maggio con Simone Nardoni
“Quello che cerco nella cucina, e soprattutto nella mia cucina, è l’Essenza di un gusto, senza eccedere, senza fronzoli o aggiunte non necessarie. Guardo all’intimo, all’unicità, l’ingrediente è il protagonista, va rispettato ed esaltato per le sue caratteristiche. Al DoubleTree by Hilton Rome Monti porterò letteralmente la mia “Essenza”, proverò con i piatti che ho scelto a raccontarvi qualcosa di me, della mia visione del gusto. Sarà anche una serata dove sperimentare e divertirsi”.
Fedele alla sua visione Simone Nardoni nella cena del 24 maggio non ha tradito queste premesse. Lo chef di Essenza ha presentato un menù di 5 portate in cui superato il canonico ordine antipasto, primo e secondo, e ha deciso di trasportarci nel suo mondo, tra ricordi d’infanzia, passioni personali, viaggi e suggestioni dal territorio costiero laziale. Le portate si sono succedute secondo uno schema molto personale tra pesce, carne, pasta e dessert, obbedendo non alle convenzioni ma piuttosto guidandoci in un crescendo di emozioni. Quelle che il nostro chef è riuscito sicuramente a suscitare tra noi commensali, con una proposta all’insegna della convivialità e del divertissement gastronomico.
Veniamo accolti sull’ onda dell’amarcord con l’ormai classico pane e olio, alla base di tante merende dell’infanzia dello chef (e non solo). Degno di nota è l’olio prescelto: un piacevolissimo olio evo del Sannio (60% varietà Raciopella, 20% Ortice e 20% Ortolano) dell’Azienda Agricola Nifo Sarraponchiello, la stessa da cui provengono i vini che ci accompagnano in questa degustazione. Quando ci versano nel bicchiere le bollicine Nifo Sarrapochiello Spumante Brut Falanghina del Sannio, iniziano le danze.
Per rompere il ghiaccio lo chef Nardoni inanella una serie di intriganti amouse bouche: Chips di semi con maionese di rapa e insalata di cavolo rosso e Tartelletta di carote e trota affumicata con crema di carote leggermente affumicata e carote marinate per iniziare.
Segue un entusiasmante uovo con sugo d’anatra, zabaione salato e polvere di tè nero, bello quanto goloso. Last but not least l’ormai irrinunciabile Cipolla caramellata nello zafferano con crema di patate e parmigiano: sicuramente il benvenuto dello chef più rappresentativo, sempre presente tra gli amouse bouche sin dal debutto di Essenza. Riscaldati da una così piacevole accoglienza siamo finalmente pronti ad entrare nel vivo del nostro percorso.
Ecco allora un memorabile crudo di pesce: sgombro in ceviche con radicchio tardivo marinato, cipolla caramellata e polvere di carcadè. Un piatto fresco, delicato, aromatico: un capolavoro di equilibrio, dove il radicchio fornisce croccantezza e contrasta con la tenerezza delle carni dello sgombro. Inoltre il pesce col suo gusto deciso è perfettamente domato dalle note dolciastre della cipolla e dalla speziatura del carcadè.
Proseguiamo con uno dei piatti del cuore dello chef, panzanella, burrata di bufala affumicata, sorbetto di peperoni alla brace. Qui l’abilità dello chef sta nel reinventare, con creatività e senza stravolgerlo, un piatto povero della cultura popolare italiana. Alla base il pane è reidratato in estratto di pomodoro, sopra il pomodoro è declinato in diverse consistenze (un pesto, un battuto, reidratato e intero). Infine per dare un contrasto termico la panzanella è coronata con un sorbetto al peperone dai sentori lievemente affumicati e completata da burrata liquida, colata sul piatto sotto gli occhi adoranti del commensale. Sin dal primo assaggio ci si rende conto che siamo dinanzi al piatto migliore della serata, tutti gli ospiti infatti ne vengono rapiti. Il rincorrersi di consistenze, temperature e profumi in questa panzanella è fatto talmente ad arte, che ogni boccone racchiude in sintesi l’essenza dell’estate mediterranea. Ad accompagnare queste prime due portate c’è Anafriis Sannio Fiano DOC Bio della cantina Nifo Sarrapochiello: un vino fresco e minerale scelto per esaltare la vegetalità dei piatti.
Gioca invece più sul velluto col primo piatto: un bottone di patata affumicata, ostrica e sconcigli. La pasta ripiena del giusto spessore ammalia con la farcia di crema di patata affumicata, e regala piacevoli sensazioni di avvolgenza. Lo chef dosa con moltissima delicatezza i sapori iodati dei molluschi, che restano sfumati sullo sfondo. In abbinamento beviamo Alenta, una intensa Falanghina sempre firmata Nifo Sarrapochiello.
E’ al momento del secondo che Nardoni a mio avviso gioca l’asso, con un altro dei signature di Essenza: l’agnello. L’animo di Nardoni è infatti in bilico tra macchia e mare aperto, e nonostante da Essenza cucini molto pesce in omaggio al territorio è anche un grande amante dei piatti di carne, e con questo agnello riesce ad esprimere a pieno il suo talento. In questo caso la carne d’agnello è arrostita con le erbe e accompagnata da un mini-kebab dello stesso e da una favolosa melanzana fondente. Il piatto esalta perfettamente le materie prime in particolare la carne ovina succosa e rosata, sdrammatizzando con efficacia e fantasia il classico agnello arrosto. In abbinamento Ma ‘Rosa un rosè da uve aglianico biologico sempre di Nifo Sarraponchiello.
Alla fine Nardoni cede il passo al Resident Chef dell’hotel, Mario Santamaria che propone un dessert studiato appositamente per coronare il menù dell’ospite, Radici: crema morbida al cardamomo, grattachecca avena e zenzero, cioccolato alla curcuma. Un dessert al cucchiaio basato sull’equilibrio tra diverse consistenze, lievemente speziato, coccola il palato dolcemente. Sorseggiamo Sarriano, un passito da falanghina a vendemmia tardiva della cantina Nifo.Un bel modo per congedarci da questa esperienza, avendo giusto il tempo di intuire qualcosa del Resident chef. Non è abbastanza però per appagare la curiosità di scoprire prossimamente anche la cucina di chef Santa Maria, che a fine serata insieme a Nardoni esce in sala per incontrare gli Ospiti.
“È stata una bellissima serata, con un’atmosfera fantastica e una vista su Roma che ha fatto da perfetta cornice alla nostra cucina. Nei piatti proposti ho cercato di raccontare al meglio quella che è la nostra idea di cucina molto personale e istintiva. Legata a sapori tradizionali e territoriali come nella panzanella, con influenze esotiche come nel pescato con radicchio e ceviche caldo, classica nelle cotture come nell’agnello e più creativa negli accostamenti come nella cipolla o nel bottone di patata. Insomma, è stata un’occasione davvero importante che ci ha permesso di portare la nostra Essenza nel cuore di Roma e di questo dobbiamo ringraziare il DoubleeTree by Hilton Rome Monti e tutta l’organizzazione per l’opportunità” ha commentato Nardoni.
“Chef sotto le Stelle”: i prossimi eventi
Dopo questo debutto “Chef sotto le Stelle” continuerà, al Double Tree by Hilton Rome Monti, con un interessante calendario di cene gourmet a cadenza mensile fino a novembre 2023. I prossimi protagonisti ed eventi sono però ancora avvolti nel mistero, e verranno rivelati a poco poco sui canali social dell‘ Hotel. Ciò che è certo però è che si alterneranno una serie di Chef Stellati e talenti della cucina italiana non del circuito romano. Sarà questa dunque una preziosa opportunità per i fine dining lovers di esplorare la loro cucina, e il loro stile senza mai muoversi dalla Capitale. Il tutto in sinergia con il Resident Chef dell’Hotel.
Simone Menga, Hotel Manager del Double Tree ci ha però svelato una piccola anticipazione: il prossimo evento da non perdere sarà una Cocktail Masterclass, aperta a tutti e su prenotazione, in collaborazione con Lavazza. L’evento vedrà protagonista il famoso mixologist Dennis Zoppi e i suoi rinomati cocktail al Mùn Rooftop Cocktail Bar, all’ottavo piano del DoubleTree (info e prenotazioni: info@enjoyromamonti.it).