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Baya Restaurant a Monte di Procida, storia di famiglia e qualità

baya restaurant

Al Baya Restaurant la famiglia Lucci, con chef Federica Amoroso,  illumina i Campi Flegrei con una ristorazione che intreccia semplicità ed eccellenza.

Siamo andati a conoscere Baya Restaurant in un’enigmatica giornata di fine settembre. Non sapevamo se la pioggia ci avrebbe concesso una tregua, ma per fortuna l’ha fatto. E forse la fortuna non c’entra, Baya Restaurant è in una posizione geografica baciata dalla fortuna. Monte di Procida, nei Campi Flegrei, Ischia e Procida come dirimpettaie, la brezza marina che allontana le nuvole e noi che riusciamo a goderci un sole che, in autunno, vale doppio.

Atmosfera accogliente, arredamento moderno, privo di mode e stereotipi. Tutto molto personale, ricercato, mai altezzoso. Scopriamo che, mattone dopo mattone, tavolo dopo tavolo, Baya è il frutto del lavoro di una vita. Un progetto concepito nel 1982 da Emilio Lucci, papà dell’attuale titolare Salvatore che ci accoglie malcelando un garbo d’altri tempi. È lui a raccontarci tutta la storia. Bisognerà, infatti, attendere il 1996 per intravedere, dopo anni di lavoro, il piccolo cottage in legno che, oggi, è Baya. Iniziano come club privato e sono i soci stessi, napoletani buongustai sempre pronti a confermare la fiducia di chi merita, a suggerire la trasformazione. Nel 2019, il salotto bohemién di Monte di Procida diventa ufficialmente Baya restaurant.

Il ristorante

Tavoli esterni e interni. Ampie vetrate e un panorama che restituisce pace e vastità. Anima del locale è il patron Salvatore Lucci, in sala con la compagna Jessica Fevola. In cucina c’è Federica Amoroso, chef che nei piatti – e nelle parole – intreccia romanticismo e grinta. Una forma rassicurante di concepire il piatto, con la sensazione netta che qualcuno stia cucinando per te, e non per mostrare i suoi muscoli. Chef Amoroso non rinuncia al plus della femminilità, utile ad ammorbidire il rigore necessario in cucina. Il risultato sono bocconi stuzzicanti, divertenti nella forma, preziosi nella sostanza. Spesa attentissima in totale accordo con la proprietà: da Baya Restaurant si sceglie solo il meglio.

La proposta gastronomica

Il benvenuto è un Mini Bun con hamburger di cefalo e crema di papaccella. Morso agile, hamburger di pesce succulento e tutta la verve del vegetale del territorio. Dolci, ma piccanti, le papaccelle sono i peperoni napoletani. Piccoli, schiacciati e costoluti, spesso si trovano in conserva, sott’aceto oppure sott’olio.

Tra gli antipasti, assaggiamo Come una pasta e fagioli, ovvero vellutata di cannellini, con limone, cozze, pasta mista soffiata e salsa di prezzemolo. Intepretazione smart della tradizionale pasta e fagioli con le cozze: ci convince cucchiaiata dopo cucchiaiata. Segnaliamo anche l’Involtino croccante con seppie e funghi champignon, accompagnato da salsa di provola e ketchup al nero di seppia. Giocoso quanto goloso. Proseguiamo con la Girella di pesce bandiera, impanata e servita con salsa di peperoni in agrodolce. Carni piene di morbidezza, umidità, il morso è piacevolissimo.

Enormi Ziti spezzati a mano, con genovese di tonno crudo e cotto e scaglie di provolone del monaco, svettano tra i primi piatti. La genovese, ricordiamolo, è il famoso ragù napoletano a base di cipolle e carne. Cipolle che – cuocendo a lungo – diventano cremose, esattamente come da Baya, seppur in chiave ittica.

Tra i secondi, Ricciola cotta a bassa temperatura, con fondo all’Aglianico e patate. Infine i dolci, ovvero le torte di Lena, mamma di Salvatore Lucci. Per quanto riguarda le torte tradizionali, da credenza, abbiamo assaggiato Caprese e Torta paradiso, riflettendo su quanto sia difficile stupire con la semplicità. Compresi palati girovaghi come i nostri, eppure.

La cantina

Salvatore Lucci è un appassionato. Consapevole che l’esperienza a tavola meriti un corredo di novità, anche quando si parla di vino. Con il coraggio di staccarsi dal proprio territorio, se serve a raccontare quello degli altri e, quindi, con interesse, accogliamo la “sua” Francia non convenzionale, tantomeno blasonata, fatta di artigianalità e piccole produzioni. Il nostro consiglio? Se non sapete quale vino ordinare, lasciate fare a Salvatore.

Info utili

Baya Restaurant

via Guglielmo Marconi, 17 – Monte di Procida (Napoli)

Tel: 333 4930550

Prezzo medio: 60 euro vini esclusi

Orari: chiuso martedì, aperto la sera, sabato pranzo e cena, domenica solo pranzo

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