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Isa Mazzocchi: l’intervista alla Chef Donna Michelin 2021

A poche settimane dall’assegnazione del premio Chef Donna Michelin 2021 by Veuve Clicquot, abbiamo intervistato Isa Mazzocchi che ci ha raccontato la sua visione di ristorazione nei prossimi anni.

Isa Mazzocchi è la patronne de La Palta di Borgonovo Val Tidone, stella Michelin “rosa” in provincia di Piacenza, tanto da aver conquistato il premio Chef Donna Michelin 2021.

La Palta, in dialetto piacentino, è sostanzialmente la tabaccheria del paese. Il ristorante prende il nome proprio da questa attività che, una volta, aveva sede proprio in quegli spazi. Qui i piatti hanno una tradizione dalla forte solidità e attaccamento al territorio ed è stato proprio questo che ha spinto gli ispettori ad assegnarle l’ambito premio.

Abbiamo intervistato Isa Mazzocchi per chiederle cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro e come cambierà il mondo della ristorazione.

Quale sarà i futuro della ristorazione gourmet?

“Sono fiduciosa in una sua graduale ripresa. Con la pandemia abbiamo imparato a ottimizzare le nostre risorse, snellendo sia i menu che le carte dei vini, privilegiando ove possibile i prodotti del territorio. Sono certa che chi aveva basi solide resterà in piedi, e sarà anche più forte di prima”.

Quali sono le prospettive per la prossima estate?

“In genere eravamo soliti chiudere qualche settimana nel mese di luglio, ma visto che il lavoro ora è ripartito, sicuramente non ci fermiamo. Inoltre con le normative sanitarie che al momento non ci consentono di utilizzare al 100% la capienza del nostro locale, abbiamo dovuto sacrificare dei posti tavola e perciò la lista di attesa si allungata inaspettatamente!”

Quando pensi sarà possibile tornare a pieno regime?

“Spero entro l’autunno, quando tutti saranno vaccinati e con il desiderio di ritornare a trovarci nei nostri ristoranti”.

Sei soddisfatto degli aiuti promessi dal governo, hai dovuto mettere tutti in cassa integrazione in questo periodo?

“Il governo si è trovato in grande difficoltà, e chi non lo sarebbe stato con una pandemia? I nostri dipendenti sono rimasti in cassa integrazione sino alla riapertura”.

La tua proposta gastronomica è cambiata pre e post lockdown? Hai fatto delivery?

“La mia cucina è rimasta la stessa, perché da sempre uso gli ingredienti che offre la mia terra proponendo, oltre a piatti innovativi, anche quelli della tradizione piacentina, che nel menu della Palta non mancano mai, come la coppa, i tortelli con la coda e i pisarei e fasò. Durante questo periodo ho proposto anche il delivery “Un po’ di Noi da Voi”, che è stato un modo per non rimanere fermi, per mantenere il contatto con i nostri amati clienti: loro non potevano venire da noi, così noi siamo andati da loro”.

Come sarà il futuro della ristorazione?

“Ci vorrà del tempo, però io mi auguro che il nostro comparto ritorni a vivere e a essere valorizzato come merita! Grazie al nostro lavoro abbiamo creato una serie di relazioni, di circoli virtuosi, che hanno permesso a piccole e grandi realtà di crescere ed emergere nel panorama agroalimentare italiano”.

Nel 2021 la formula di ristorazione gourmet sarà ancora vincente o rischiamo di tendere verso una cucina più popolare?

“La gente durante i vari lockdown è stata costretta a cucinare, a ordinare piatti a domicilio, quindi a mio parere avrà voglia di provare nuove emozioni a tavola, diverse dalla cucina di casa!”

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