Non solo barocco e cioccolato, a Modica arriva l’arancina dedicata alla città dal famoso chef ibleo Alessandro Pace ideata in occasione dell’apertura del terzo punto vendita.
In Sicilia, come è noto, parlare di arancina è una cosa seria. Non a caso, spesso, onde evitare di offendere gli animi più “sensibili” rispetto a questo argomento piuttosto ostico, molti sono tentati di pronunciare la parola “arancin” lasciandola tronca in modo da astenersi dall’attribuirle una desinenza che potrebbe creare non pochi errori diplomatici a seconda che il nostro intelocutore la consideri “fimmina” o meno.
Quella che da sempre esiste, infatti, è l’eterna diatriba tra palermitani e catanesi – ad oggi ancora irrisolta- circa la declinazione, femminile per ì primi e maschile per ì secondi, da attribuire al termine con cui chiamano le golose sfere di riso, ripiene di succoso condimento e ricoperte da un croccante involucro dorato, prezioso dono della frittura. Almeno fino ad ora.
Se era già complicato dover mettere “pace” tra Palermo e Catania, l’esistenza di una “Arancina Modicana” rischia di creare ulteriore scompiglio nell’annosa quaestio. L’idea di dedicare alla tradizione contadina modicana un’arancina che porti il nome del gioiello del barocco, noto anche per la sua antica tradizione legata al cioccolato, si deve a Sandro Pace.
Cantunera Modica
Mentre la Sicilia è ancora in zona arancione e i ristoratori siciliani soffrono per l’ormai insostenibile, prolungata chiusura, lo chef ibleo, infatti, ha deciso di sfidare l’incertezza del presente e di scommettere sul futuro aprendo il terzo punto vendita di Cantunera dopo quelli di Comiso e Ibla.
L’ormai nota “arancineria “siciliana, che negli anni si è fatta apprezzare da tutti per la coerenza di un progetto gastronomico di qualità e per la capacità di esprimere una visione autenticamente contemporanea della cucina tradizionale siciliana, aprirà una sede modicana, a partire dal 30 aprile, in Corso Umberto I.
L’Arancina Modicana
Neanche a dirlo, era impossibile che l’affermato chef ibleo, sbarcasse a Modica senza inventare una nuova arancina, interamente dedicata alla città. Nasce così l’Arancina Modicana, farcita con il bollito tipico della tradizione contadina. È un’arancina scoperchiata, tipica del brevetto Cantunera, che Pace ha ideato sin dall’inizio della sua avventura per trasformare questo tipico cibo da strada in un piatto contemporaneo, in cui il ripieno non è più nascosto dentro il riso ma diventa protagonista, rimarcando la differenza nella qualità della scelta degli ingredienti e delle ricette dei ripieni.
«Si tratta di un progetto di auto-costruzione per difendere la dignità del lavoro e scommettere sulla ripresa dal momento che per ora non si può fare altro, punteremo tutto sull’asporto – spiega lo chef e patron del marchio Cantunera Alessandro Pace – Abbiamo atteso oltre un anno per fare questo passo, siamo stati fermi per capire come si sarebbe evoluta l’emergenza, abbiamo posticipato nel tempo altri progetti di sviluppo, ma adesso abbiamo capito che era il momento di fare un passo fuori dagli schemi e di scommettere sul fatto che in questo momento più che mai il pubblico innanzitutto sarà in grado di apprezzare un gesto di coraggio che, nel rispetto di tutte le regole, vada incontro al bisogno che sentiamo tutti di una novità che abbia il sapore della normalità».
A dire il vero, in realtà, Alessandro Pace fermo non lo è stato affatto, neanche in questi mesi che ha, piuttosto, sfruttato per definire i dettagli di questa terza apertura, pensandola come un vero e proprio progetto di auto-costruzione, a cominciare dall’apprendere la pregiata arte della falegnameria
«Dal momento che per tanto tempo non ho potuto svolgere il mio lavoro – racconta lo chef -, ho deciso di dedicare le mie energie ad impararne un altro, indispensabile a supporto dei miei punti vendita. Così ho trasformato una parte del mio laboratorio di Comiso in un piccolo angolo di falegnameria ed è qui che sono nati tutti gli arredi che adesso il pubblico ritroverà nel mio punto vendita di Modica. Interventi semplici, essenziali, con cui però voglio trasmettere un messaggio che spero possa essere positivo per tutti: la creazione, l’autoproduzione è il modo con cui ho difeso la mia curiosità e la mia dignità di lavoratore in questo lungo periodo.»
«È stata questa, per me, la miglior forma di resistenza. Prima ancora di aprire le porte di Cantunera, Modica mi ha dimostrato una grande accoglienza e una grande aspettativa Per questo ho subito voluto assecondare il desiderio di dedicare alla grande cultura gastronomica di questa città una nuova creazione, che ne porterà sempre il nome» ha concluso.
Info utili
Cantunera Modica
Corso Umberto 28, Modica
Tel: 0932 733282