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Master Burger Cup: l’hamburger più buono d’Italia è marchigiano

È l’ANburger, dedicato alla città di Ancona, il miglior hamburger d’Italia. Parola di BraciAmiancora

Si è svolta a Roma, negli spazi di Beef Bazaar, uno dei ristoranti a trazione carnivora più innovativi della città, sede della prima Dry Aged Academy (ve ne avevamo parlato qui), la finale al cardiopalma della Master Burger Cup by BraciamiAncora che ha visto incoronare il miglior hamburger d’Italia.

Sul gradino più alto del podio è dunque salito Carlo Giambertone, chef del Paradise di Iesi che ha sfidato e sconfitto a colpi di grigliata Michele Cammarata, chef de La Mangiatoia di Alassio.

I due chef sono stati scelti da Braciamiancora – magazine online fondato da Michele Ruschioni dedicato agli appassionati di carne – per contendersi la prima Master Burger Cup. Giambertone aveva già vinto nel 2018 la BurgerBattle, una competizione itinerante dove i migliori chef si sfidano a colpi di hamburger innovativi, mentre Michele Cammarata, nello stesso anno, si era aggiudicato il titolo di best GrillChef 2018 by Braciamiancora. 

Quella capitolina quindi è stata una sorta di Super Coppa degli hamburger, una sfida tra teste di serie, considerato che entrambi hanno in bacheca degli importantissimi riconoscimenti. 

Durante la serata finale del contest, i due concorrenti hanno proposto la loro versione di hamburger a cinque giurati d’eccezione: Giuseppe di Iorio, chef stellato di Aroma Restaurant a Roma; Paolo Campana e Francesca Dermigian, entrambi giornalisti gastronomici; Filippo Avidano, allevatore e produttore degli hamburger utilizzati per la sfida e Franco Tambornino, un semplice fan di Braciamiancora, scelto tra gli oltre 700mila fan che popolano la pagina social del network. 

“Abbiamo composto una giuria che fosse il più variegata possibile, accanto ad uno degli chef stellati più apprezati d’Italia abbiamo voluto far sedere un semplice fan della nostra pagina, un carnivoro amante degli hamburger come tanti”, spiega Michele Ruschioni. “Siamo riusciti a dimostrare che l’hamburger,  un prodotto popolare che tanti amano ma che troppi guardano con eccesiva e disinvolta superficialità, può diventare qualcosa di veramente serio, una proposta gastronomica di serie A”.

Lo chef Giambertone ha vinto grazie al suo “ANburger”, nome che omaggia la città di Ancona, inserendo come ingrediente particolare gli “Spaccasassi” tipico finocchietto selvatico che cresce sulle pendici del Conero. 

“Ora il vincitore dovrà difendere il titolo e per quanto ci riguarda siamo già alla ricerca di nuovi sfidanti, qualcuno sia davvero in grado di proporre un hamburger da capogiro“, spiega Ruschioni. Insomma, la sfida è appena iniziata.

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